Contro la crisi, l’agricoltura

siciliagriL’agricoltura italiana, in special modo quella del Mezzogiorno, è uno dei pochi settori che ha mantenuto un trend di crescita positivo, in un periodo caratterizzato da una profonda crisi: questo ruolo svolto dagli imprenditori agricoli va sostenuto ed incoraggiato e il Governo nazionale è fortemente impegnato a farlo. Se n’é discusso oggi a Catania durante il congresso provinciale della Confederazione Italiana degli Agricoltori, al quale ho preso parte. Dopo aver espresso personalmente i miei auguri di buon lavoro al nuovo presidente della CIA di Catania, Giuseppe De Silvestro, ho tenuto a sottolineare le importanti misure messe in atto dall’esecutivo e quelle su cui si sta lavorando per tutelare l’agricoltura e l’agroalimentare. Il Governo si è impegnato innanzitutto ad abbassare la tassazione ed il costo del lavoro e per questo è stata sospesa l’IMU sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli e sono stati sbloccati i pagamenti dei programmi di sviluppo rurale. Occorre poi uno sforzo importante per far sì che l’Europa tuteli le nostre produzioni e le nostre eccellenze: il Made in Italy va difeso soprattutto colpendo la contraffazione ma anche sfruttando le nuove tecnologie.
E’ necessario inoltre limitare l’eccesso di burocrazia che frena investimenti e sviluppo. Per questo ho ribadito il mio appello al presidente della Regione Crocetta, perché avvii al più presto un confronto con le aziende dei distretti siciliani dell’agroalimentare e della pesca, per consentire il pieno utilizzo delle risorse europee, che sono disponibili ma utilizzate solo in parte. Ora bisogna guardare alle nuove sfide che l’agricoltura affronterà. Il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea e l’Expo 2015 rappresentano due occasioni fondamentali per fornire una solida prospettiva alla Sicilia ed alle sue imprese.

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