Le parole del procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, che assieme alla Procura di Catania indaga sul Cara di Mineo, sono allarmanti e confermano quanto denunciamo da mesi anche con iniziative parlamentari: un sistema di gestione dell’emergenza migranti piegata ad interessi particolari che ha prodotto una vera e propria emergenza sociale, con grave danno per l’intera comunità e per gli immigrati, costretti a vivere in condizioni difficilissime.
Da tempo chiediamo che si ponga fine a questo sistema e che si faccia chiarezza sulle responsabilità della politica nella gestione del Cara: anche il Partito Democratico deve dare risposte concrete alle segnalazioni, agli allarmi, agli scandali, alle inchieste della magistratura e alle denunce pubbliche, come quella del sindaco di Ramacca Franco Zappalà, prendendo le distanze da un sistema per nulla trasparente e da chi lo ha sfruttato.
Nel corso dell’ultima direzione provinciale del Pd di Catania è stato votato quasi all’unanimità un documento, da me proposto, con cui il gruppo dirigente dei Democratici etnei e degli eletti a tutti i livelli si impegnava per lo scioglimento e il commissariamento del Consorzio che gestisce il Cara di Mineo.
E’ necessario che a questa dichiarazione ufficiale di intenti seguano i fatti, a tutti i livelli.
A seguito delle dichiarazioni del procuratore Verzera sulla pericolosità del modello Cara Mineo, un centro di dimensioni spropositate al cui interno accade di tutto, solleciterò ancora una volta il Ministero dell’Interno a dare risposte precise alle domande che abbiamo posto in questi mesi al ministro Alfano: non solo sui criteri di assegnazioni degli appalti, sull’operato del Consorzio che gestisce il Cara, sul ruolo di Luca Odevaine nella commissione di gara e su tutto il meccanismo che ha trasformato il dramma dell’emergenza immigrati in un sistema affaristico.
E’ necessario infatti rivedere il sistema dell’accoglienza per porre fine agli sprechi, alla possibilità che abbiano il sopravvento fenomeni di corruzione e infiltrazioni mafiose, favorendo invece la creazione di centri di accoglienza di dimensioni ridotte, in cui sia possibile verificare il rispetto dei diritti umani e dare vita a politiche di integrazione reali.
Bravissimi dobbiamo stare più vicino ai problemi della gente ed ascoltarli molto di più!Questa è la sinistra e i nostri impegni!