Il dl sull’esecuzione della pena sarà legge. Non posso che esprimere soddisfazione per il lavoro fatto in questi mesi che ha portato al varo di un provvedimento strutturale che incentiva l’utilizzo della detenzione domiciliare, facilita la risocializzazione dei condannati attraverso il lavoro e si muove nella direzione di avere pene più umane ma non per questo meno rigorose e certe. Il provvedimento varato influirà in modo sostanziale sul drammatico sovraffollamento delle carceri.
Le misure approvate rappresentano infatti un passo decisivo, non solo per affrontare adeguatamente l’emergenza del sovraffollamento delle carceri, ma anche per garantire una condanna che rispetti quanto prescritto dalla carta costituzionale in tema di umanità della pena. Dai dati di cui dispone il ministero della Giustizia sugli ingressi dalla libertà negli istituti penitenziari risulta che, solo nel primo mese di applicazione del decreto, circa 300 persone non sono entrate in carcere si tratta di una conferma alle stime ministeriali che avevano previsto un impatto immediato e significativo sul sovraffollamento penitenziario. E’ stato raggiunto un punto di equilibrio tra le richieste di sicurezza dei cittadini e l’obiettivo del reinserimento sociale delle persone che hanno commesso reati. Il lavoro è stato individuato come lo strumento principale di rieducazione e molto significativo è l’ampliamento delle possibilità di utilizzare, a titolo volontario e gratuito, i detenuti in lavori di pubblica utilità . Inoltre sono stati aumentati gli sgravi contributivi ed il credito di imposta per chi assume i detenuti e gli ex detenuti. Infine, sono stati confermati i compiti assegnati al commissario straordinario del governo per le infrastrutture carcerarie, che potrà continuare nelle sue attività di manutenzione straordinaria, ristrutturazione, completamento e ampliamento delle strutture penitenziarie esistenti per aumentarne la capienza.
Grazie per l’aiuto e il sostegno a tutti quelli che hanno lavorato per questo risultato.
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