Chiudere al traffico tutta via Crociferi, e smetterla di ignorare che una parte della strada riconosciuta come patrimonio dell’Unesco è inspiegabilmente percorribile dalle auto. Anzi, è purtroppo un pessimo esempio del modo in cui sono ridotte moltissime strade del centro storico di Catania: invase da auto e scooter parcheggiati sui marciapiedi, con i posteggiatori abusivi a farla da padroni.
Sollecitato anche da chi in quella zona del centro storico vive, studia e lavora, rilancio la richiesta perché la via patrimonio dell’Umanità sia interamente resa inaccessibile alle auto.
Alla vigilia delle feste per la riconsegna alla città della via, ripulita dai graffiti e dalle scritte grazie alla sensibilità e all’interesse dell’Ance, siamo convinti che il Comune potrebbe fare di più per rendere la via del barocco catanese un’attrazione per i turisti e un luogo di cui andare fieri. Realizzare un’isola pedonale anche nel tratto di via Crociferi compreso tra via di Sangiuliano e via Cerami – per intenderci: dove c’è uno degli accessi alla facoltà di Giurisprudenza – ci sembrerebbe un gesto di buon senso che metterebbe fine ad una consuetudine di cui i catanesi potrebbero tranquillamente fare a meno, a tutto beneficio dei turisti oltre che di una zona che ci invidiano in tutto il mondo, per il prestigio storico ed architettonico dei suoi palazzi.
Non capiamo perché questa amministrazione comunale, che si definisce coraggiosa per aver attuato un piano di chiusura al traffico di alcune strade della città, non abbia dimostrato altrettanto coraggio nel pretendere di preservare uno dei tanti beni di Catania ignorati e lasciati nel degrado.
Che la via Crociferi, tutta, sia poco rispettata dai catanesi e poco tutelata da chi avrebbe il compito di salvaguardare i gioielli della nostra città è un dato di fatto e proprio per questo va rivolto un sentito ringraziamento all’Ance e al suo presidente Andrea Vecchio, per averne ripulito i muri imbrattati delle facciate dei palazzi storici e delle chiese barocche.
Ma al sindaco chiediamo di invertire questa tendenza, perché anche questo è il suo compito: provare a guardare Catania con occhi diversi, facendo di tutto per far riaffiorare dal degrado e dall’incuria la bellezza delle nostre strade e dei nostri monumenti.
Leave a Reply