AEROPORTO DI COMISO: “IL GOVERNO SCONGIURI LA RESTITUZIONE DEI FONDI ALL’UE”

“Il Governo nazionale intervenga immediatamente per scongiurare il definanziamento dell’aeroporto di Comiso da parte dell’Unione Europea, che comporterebbe la restituzione di 20 milioni di euro, e per portare alla piena operatività lo scalo siciliano”.
Lo chiediamo con forza, in un’interpellanza sottoscritta da me insieme a numerosi altri parlamentari siciliani, al ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera.
Dopo un iter così lungo e complesso di un’opera pubblica strategica per lo sviluppo della Sicilia, che ha visto per oltre 10 anni operare in maniera concorde l’Enac, la Regione Sicilia ed il Comune di Comiso, ci sembra necessario che anche il Governo intervenga per chiarire quanto affermato dal presidente dell’Enac Vito Riggio che, in contrasto con le decisioni e gli impegni economici fin qui assunti, ha recentemente affermato che l’aeroporto sarebbe privato e che, per questo, il ministero dell’Economia negherebbe il finanziamento dei costi per il servizio di assistenza al volo fornito da Enav, impedendone ancora oggi l’apertura nonostante l’aeroporto sia ultimato da oltre un anno.
Nell’atto ispettivo si spiega infatti che “l’aeroporto è stato realizzato su un terreno di proprietà della Regione siciliana che lo ha assegnato al Comune di Comiso” e che lo stesso presidente Enac Riggio “con una nota del settembre 2010 inviata al presidente della Regione, al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia e delle Infrastrutture e Trasporti, ha affermato che titolare delle aree dell’aeroporto di Comiso è la Regione Sicilia e che lo stesso aeroporto è configurato quale componente del sistema aeroportuale integrato della Sicilia Orientale”. Nell’interpellanza al ministro Passera, citiamo il parere dell’Avvocatura Generale dello Stato in merito alla realizzazione e gestione dell’aeroporto di Comiso che ne afferma la “piena legittimità”.
E’ necessario fare in fretta per scongiurare la restituzione dei fondi all’Unione Europea, considerando che se entro il 31 dicembre l’aerostazione non sarà operativa l’Ue pretenderà la restituzione dei 20 milioni di euro con cui ha finanziato l’opera, costata complessivamente quasi 60 milioni fra risorse comunali, regionali ed europee.
Non possiamo permettere che questo accada, perché lo scalo ragusano rappresenta un imprescindibile tassello per la piena funzionalità del trasporto aereo in Sicilia ed una infrastruttura di grande rilievo in una zona con il più basso tasso di infrastrutturazione di tutto il Paese. Continueremo questa battaglia per i ragusani e per i siciliani, condotta da tempo e con ogni mezzo dal deputato del Pd Pippo Di Giacomo, per evitare che la mancata apertura dello scalo di Comiso possa compromettere del tutto gli investimenti privati destinati alle strutture ricettive che sorgerebbero attorno allo scalo e di conseguenza i finanziamenti europei erogati.

1 comment to AEROPORTO DI COMISO: “IL GOVERNO SCONGIURI LA RESTITUZIONE DEI FONDI ALL’UE”

Leave a Reply