Riorganizzazione dei tribunali per i minorenni: più competenze, più diritti

tribunale minorenniIntervengo nuovamente sull’emendamento approvato in Commissione Giustizia e inserito nella riforma del processo civile, che prevede la riorganizzazione dei tribunali minorili. Una novità che non comporta alcun danneggiamento della giustizia minorile – come ho letto in alcuni commenti dei sindacati – ma che al contrario avvia un percorso di riforma nell’interesse dei cittadini e rafforza i diritti dei minori. QUI potete leggere una sintesi della riforma, punto per punto, e le posizioni di rappresentanti dell’avvocatura e della magistratura che sono stati ascoltati in Commissione. Le critiche, in particolare quelle lanciate dalla Cgil, sembrano ingiustificate e non tengono conto delle ricadute positive del provvedimento, che valorizza professionalità e competenze dei tribunali e delle procure per i minori razionalizzando il sistema. Continua a leggere »

Più magistrati per il Tribunale del Lavoro di Catania

togheSoltanto 9 magistrati, con un carico di lavoro pro capite pari a 2.500 controversie, più del doppio rispetto alle 1.100 cause individuate dal Consiglio Superiore della Magistratura come carico di lavoro medio per magistrato. Il sottodimensionamento dell’organico togato in forza presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Catania è stato oggetto di un approfondimento svoltosi in Commissione Giustizia alla Camera. Oggi infatti ho portato la vicenda all’attenzione del Ministero della Giustizia, esponendo in Commissione i contenuti di una interrogazione a risposta immediata sul numero esiguo dei magistrati che operano nella Sezione Lavoro di Catania. Nell’atto parlamentare vengono messi nero su bianco i dati attuali e storici dei procedimenti relativi a cause di lavoro, previdenza e assistenza iscritti a ruolo nel Tribunale di Catania e si fa un paragone con altre Sezioni Lavoro d’Italia, in cui il numero di magistrati è più elevato. Continua a leggere »

Codice Rosa contro la violenza: facciamo chiarezza

codice rosaHo partecipato questa mattina al convegno “Codice Rosa 2.0”, una bella occasione di confronto organizzata dall’azienda ospedaliera Papardo di Messina alla quale ho partecipato volentieri. Seguo da tempo infatti l’iter che ha portato all’approvazione di una legge specifica per il Codice Rosa: una norma introdotta dalla Camera del deputati in seconda lettura della Legge di Stabilità 2016, grazie all’impegno della proponente Fabrizia Giuliani e che io come relatore per la Commissione Giustizia ho sostenuto con convinzione. Perché, a mio avviso, costituisce un buon esempio di legislazione. Si tratta infatti della traduzione normativa di una buona prassi, ed una buona prassi va esportata e sostenuta. La buona pratica a cui mi riferisco è il Codice Rosa messo in atto dalla Regione Toscana: ne avevamo parlato  qualche tempo fa assieme all’artefice di questa esperienza, Vittoria Doretti, durante un incontro a Catania. Si tratta di un percorso, all’interno dei Pronto Soccorso, di tutela per le vittime di violenza che la regione Toscana sta sperimentando ormai da sei anni. Riconosciuto come eccellenza e buona pratica a livello nazionale, nel corso degli anni è stato insignito di numerosi riconoscimenti e premi. Dopo anni di dibattiti e analisi, di dati sconfortanti sulla violenza di genere finalmente il Parlamento si è attivato per fornire alle istituzioni, alle associazioni e agli enti in prima linea nel contrasto alla violenza nuovi strumenti, partendo proprio dall’esperienza e dai risultati incoraggianti ottenuti in questi anni dall’esperienza toscana. Il provvedimento approvato dal Parlamento è stato però oggetto di contestazioni e polemiche, francamente incomprensibili e proverò a spiegare perché. Continua a leggere »

Una nuova fase politica

sudpressSono stato intervistato dal direttore del quotidiano online Sudpress, Simona Scandura.

Una chiacchierata in cui ho espresso alcune idee e proposte per lo sviluppo della Sicilia e di Catania, in cui ho avuto modo di parlare del Partito democratico catanese e di dire la mia anche sull’Europa, all’indomani degli attentati di Bruxelles.

Potete leggere l’intervista e guardare i video, cliccando QUI.