Soltanto 9 magistrati, con un carico di lavoro pro capite pari a 2.500 controversie, più del doppio rispetto alle 1.100 cause individuate dal Consiglio Superiore della Magistratura come carico di lavoro medio per magistrato. Il sottodimensionamento dell’organico togato in forza presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Catania è stato oggetto di un approfondimento svoltosi in Commissione Giustizia alla Camera. Oggi infatti ho portato la vicenda all’attenzione del Ministero della Giustizia, esponendo in Commissione i contenuti di una interrogazione a risposta immediata sul numero esiguo dei magistrati che operano nella Sezione Lavoro di Catania. Nell’atto parlamentare vengono messi nero su bianco i dati attuali e storici dei procedimenti relativi a cause di lavoro, previdenza e assistenza iscritti a ruolo nel Tribunale di Catania e si fa un paragone con altre Sezioni Lavoro d’Italia, in cui il numero di magistrati è più elevato.
Quando si è proceduto alla determinazione iniziale dell’organico, il 12 luglio 2000, a Catania sopravvenivano 7.012 procedimenti a fronte dei 12.895 procedimenti del 2015. In sostanza il numero delle cause è quasi raddoppiato rispetto al 2000, quando fu determinato l’organico della Sezione Lavoro, crescendo costantemente di anno in anno. E anche il totale delle cause pendenti è cresciuto vertiginosamente, passando da 10.597 nel 2000 a oltre 25.000 nel 2015.
Il confronto tra la Sezione Lavoro etnea e quelle di altri Tribunali d’Italia, sempre in termini di organico e numero di cause, mette ancora di più in evidenza la carenza di organico a Catania. La Sezione Lavoro del Tribunale di Napoli Nord, ad esempio, a fronte di 13.045 iscrizioni a ruolo ha un organico di 13 magistrati; quella del Tribunale di Milano ha 22 magistrati per 14.360 iscrizioni a ruolo; a Siracusa a fronte di 3.670 iscrizioni a ruolo l’organico è di 4 magistrati; al Tribunale di Roma, a fronte di 44.525 iscrizioni a ruolo ha un organico di 59 magistrati. A Catania, come detto, a fronte di 12.584 iscrizioni a ruolo l’organico è di soli 9 magistrati.
A seguito dell’interrogazione, sottoscritta anche da Luisa Albanella e Giovanni Burtone (un atto ispettivo di analogo contenuto è stato presentato anche dal senatore Salvo Torrisi) ho chiesto di porre rimedio al sottodimensionamento della Sezione Lavoro aumentando l’organico ad almeno 15 magistrati.
E la risposta fornita oggi dal Ministero della Giustizia fa ben sperare. In Commissione infatti è stata resa nota la posizione di via Arenula, secondo cui le esigenze del Tribunale di Catania e della Sezione Lavoro saranno interessate da una revisione delle piante organiche, che verranno redatte in base alle sopravvenienze registrate. Il Ministero ha sottolineato inoltre che, “sebbene in condizioni di obiettiva sofferenza” la Sezione Lavoro ha già avviato in fase sperimentale l’applicazione del processo civile telematico registrando, a febbraio 2016, una flessione del 29% dei tempi di definizione dei procedimenti. Un giusto apprezzamento del Ministero per quanto si sta facendo a Catania, nonostante le molte difficoltà.
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