Oggi sono stato a Paternò, in contrada Ponte Barca “Sciddicuni”, per esprimere di persona solidarietà al giovane imprenditore agricolo Emanuele Feltri, vittima nei giorni scorsi di un intollerabile avvertimento mafioso. Feltri, che da due anni ha cominciato una attività imprenditoriale agricola nel paternese, ha trovato quattro delle sue pecore uccise nello spiazzo antistante la sua abitazione di campagna e una testa di pecora davanti all’uscio di casa.
Ho voluto incontrare Emanuele per manifestargli la mia solidarietà, per sentire da lui cosa è successo e per capire cosa fare per dargli un aiuto concreto e immediato.
Durante la passeggiata lungo l’argine sinistro del fiume Simeto, nelle vicinanze della sua azienda di coltivazioni biologiche presa di mira dai mafiosi, Emanuele mi ha raccontato delle difficoltà che incontra giorno per giorno nella sua attività. Mi ha spiegato quanto sia difficile fare imprenditoria in un territorio complicato, della mancanza di controlli e di come nelle campagne della valle del Simeto vi siano centinaia di micro discariche e molte situazioni di lavoro irregolari gestite da caporali.
Mi è sembrato solido, Emanuele, mi è sembrato lucido e pronto a non mollare anche se ben consapevole che una presenza come la sua, onesta e non incline a compromessi, da’ fastidio a chi vuole continuare ad inquinare una valle che meriterebbe di essere coltivata, vissuta e rivalutata e non di essere trattata come una discarica.
Di Emanuele mi ha colpito soprattutto l’ottimismo che riesce a mantenere anche in questa situazione non facile. “Spero che da quest’orribile episodio possa nascere qualcosa di positivo per la valle del Simeto”, mi ha detto durante la nostra breve passeggiata.
Gli ho assicurato che mi farò portatore del suo messaggio e che chiederò che sul territorio vi siano più controlli ed una presenza tangibile delle forze dell’ordine.
Sono però consapevole che, oltre al controllo per prevenire episodi di criminalità e malaffare e alle indagini per scoprire chi commette atti intimidatori, vi sia anche bisogno di far scoprire alle persone la bellezza e le potenzialità di sviluppo di questi splendidi posti. So che domani, domenica pomeriggio, nell’oasi faunistica del Simeto, vicino alla proprietà di Emanuele, si terrà un’iniziativa per far conoscere la valle del Simeto ai cittadini. Penso che incontri di questo genere alla lunga serviranno, insieme ai necessari e indispensabili controlli delle forze dell’ordine, a rendere la valle del Simeto sicura, aperta e frequentabile sia dai siciliani sia dai turisti.
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